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Il Picco di Mezzodì: una cima solitaria e poco conosciuta, forse un po’ snobbata dagli escursionisti, ma che regala un enorme panorama. Con i suoi 2063m il Picco di Mezzodì è un’impegnativa cima sopra i Laghi di Fusine.
Non adatto a escursionisti sprovveduti ma piuttosto ad avventurieri con già un po’ di allenamento nelle gambe, il Picco di Mezzodì, con i suoi 1100m di dislivello puro (e anche ignorante a tratti), vi metterà alla prova, anche con piccoli passaggi verso la fine del percorso di 1 livello dove è richiesto l’aiuto delle mani.
Ultimo aggiornamento 14 agosto 2023
Come arrivare
Impostiamo la meta dei Laghi di Fusine sul navigatore: raggiunto il Lago superiore, si lascia l’auto nel comodo parcheggio.
Il percorso
Si intraprende la stessa strada sterrata che porta al Rifugio Zacchi (qui la descrizione dei 4 sentieri che portano al rifugio) avendo la cortezza di girare verso destra (indicazioni presenti) subito dopo poco: una tabella ci indica l’inizio del nostro sentiero CAI 514. Da subito il panorama ci regala qualche perla con la sua grande vallata ai piedi di qualche Jof (di cui non ricordo bene il nome); in lontananza scorgiamo la casera Alpe del Lago. Non arriveremo fino lì perché dopo circa 500m prendiamo la mulattiera che ha inizio sulla destra.
Intersechiamo un paio di volta il greto che origina le ghiaie, il sentiero ora inizia a salire con più decisione nel sottobosco di abeti e faggi. Il sentiero si snoda tra tornanti e stretti svolte alternate a tornanti più ampi e comodi ma sempre con modesta pendenza fino alla sella di Colrotondo (1400m) che raggiungiamo dopo circa 1h abbondante di salita.
Arrivati alla sella proseguiamo verso sinistra (indicazioni CAI presenti): dopo qualche respiro più tranquillo per la breve pendenza meno marcata, quasi perdendo quota, torniamo a impegnare quadricipiti per salire lungo un tracciato spesso scivoloso per la presenza di fogliame e terreno umido.
Il sottobosco incomincerà piano piano a essere più rado, lasciando spazio a un panorama più aperto: pini mughi, radici di alcune ceppaie e qualche schianto vi accompagneranno ancora per una buona oretta, fino a raggiungere un magnifico panorama sui laghi di Fusine. Si esce dal bosco definitivamente presso la base di un ghiaione grossolano: da qui in poi la salita raggiunge il punto più impegnativo e difficile. Occorrerà risalire lungo ghiaie instabili fino all’inizio di un canalino detritico dove sarà necessario l’utilizzo delle mani per poter continuare agevolmente sul percorso.
Aiutandosi con i mughi si guadagna quota raggiungendo uno sperone roccioso: da qui la vetta sarà a circa 20 minuti. La discesa segue lo stesso percorso dell’andata.
Traccia GPX: Picco di Mezzodì
Traccia GPX del percorso; da utilizzare come ausilio alle mappe tabacco su dispositivi mobili anche offline (es. Komoot)
Foto
Commenti
Consiglio questo percorso a chi possiede già un buon allenamento di base. Consigliati uso di guantini nel tratto finale. Percorso parzialmente soleggiato. Non adatto a cani. Consigliato periodo estivo.