Di grande fatica ma anche di notevole soddisfazione è l’escursione ad anello che porta alla vetta del Monte Volaia (attenzione, non al lago!). Suddivisa in tre zone, sottobosco, vallate e zone di guerra, questa escursione è, a nostro avviso, adatta a camminatori esperti e allenati, dal momento che nel tratto finale si trova qualche passaggio di primo grado leggermente esposto dove sarà richiesto l’utilizzo delle mani per aiutarsi a scavalcare qualche roccia “più grande”. È un’escursione piuttosto lunga e faticosa, quindi mi raccomando partite attrezzati: un panorama incredibile vi sta aspettando.
Dove lasciare l’auto
Superato il centro di Collina di Forni Avoltri, lasciamo l’auto nel comodo parcheggio del ristorante Staipo da Canobio. Il punto preciso è questo (clicca su visualizza mappa più grande e ottieni informazioni per navigare fino a questo punto di partenza).
Il percorso
Lasciata l’auto nel comodo parcheggio, può iniziare la nostra lunga escursione verso il Monte Volaia. Il sentiero inizia superando, attraverso un ponte di legno, il Rio Fulin, e imboccando il segnavia CAI 176. Dopo 700 metri dall’inizio della nostra escursione, ci teniamo sulla sinistra: il sentiero inizia a salire nel bosco con pendenza decisa e ci porta dopo circa 2km dall’inizio alla Casera Chianaletta, attualmente in disuso (m1814 con possibilità di ricovero).
Dopo 1 km dalla Casera (circa 15-20 minuti di cammino) si gira a destra, rimanendo sempre nel sentiero di salita CAI 176, abbastanza pendente (picchi del 30%). Il sentiero risale fedelmente uno spallone fino a un caratteristico masso o dente di roccia. Si sale ancora per aggirare in alto un fascia di placche rocciose e poi, utilizzando un sentierino erboso, si arriva a un trivio di indicazioni (da cui si scorge, in basso, Forcella Ombladet cui faremo visita al ritorno).
Al trivio, prendiamo il sentiero che sale a destra addentrandoci nella zona di guerra: il paesaggio è ormai cambiato e il bosco lascia il posto a un’ampia fascia detritica, ghiaioni e rupi. Si possono già incominciare a notare le prime fortificazioni di guerra, facilmente raggiungibili deviando di pochi metri dal percorso principale.
Si possono infatti visitare alcune caverne e grotte che traforano la montagna aprendosi sul versante opposto: a nostro avviso questa è la parte più interessante e caratteristica di questa escursione e raccomandiamo di non perdere neanche un centimetro di bellezza, stando sempre attendi al percorso, a tratti friabile e che richiede passo sicuro e attenzione.
Con ripide svolte, saliscendi e tornantini, si risale la Tacca del Sasso Nero (2350m) fino a raggiungere dopo circa 6 km dall’inizio della nostra escursione (3h45′ circa, tempistiche CAI) la vetta del Monte Volaia (m 2470). Il panorama da lassù è qualcosa di indescrivibile: dal Coglians al Sasso Nero, dalla Cima di Ombladet alla Creta di Bordaglia, il panorama è a 360 gradi.
Per la discesa dal Monte Volaia possiamo decidere di percorrere lo stesso percorso dell’andata o di continuare lungo un anello: in quest’ultimo caso, scendiamo di nuovo fino al trivio di indicazioni e seguiamo poi le indicazioni per Forcella Ombladet (2061m). Una volta raggiunta la forcella ci teniamo sulla sinistra, scendendo e seguendo il sentiero CAI 141 fino a giungere dopo 300metri i ruderi di Casera Chiampei (1761m).
Da qui in poi la traccia è spesso ricoperta d’erba e poco evidente ma è sufficiente scendere un po’ oltre i resti della Casera fino a riguadagnare il sentiero principale. Il sentiero perde dunque quota, rientrando in sottobosco. Verso la fine del sentiero, nei pressi del Rio Collinetta, la mulattiera diventa una stradina sterrata: compie un’ampia svolta a sinistra e passa sopra il paese di Collina.
Si segue poi Via del Leone e dopo una curva a destra si congiunge con Via Rifugio Marinelli che si segue verso sinistra. Via Rifugio Marinelli cambia nome e diventa Via della Segheria che si percorre per circa duecento metri arrivando in breve al punto dove era stata lasciata l’auto nei pressi del ristorante Staipo da Canobio.
Traccia gpx
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Foto
Varianti
Volendo allungare ancora la nostra escursione e renderla perfetta ma molto impegnativa, dalla Forcella Ombladet possiamo optare per la salita alla cima Ombladet, raggiungibile in circa 45′ minuti dalla forcella. Con questa variante, si aggiungeranno circa 300metri di dislivello per 3 km scarsi totali.
Commenti
L’anello del Monte Volaia si presenta piuttosto lunga e faticosa, sia per il dislivello complessivo sia per la sua lunghezza. La fatica si farà sentire sicuramente: raccomandiamo quindi di stare sempre attenti anche nei possibili momenti di stanchezza e di partire attrezzati e pronti a ogni emergenza/eventualità.