Una perfetta escursione adatta a grandi e piccini -abituati a camminare-, con meravigliosi paesaggi ricchi di storia: il Monte Festa, tra fortini, resti bellici della prima guerra mondiale e scorci panoramici sul lago di Cavazzo e non solo, ha davvero tutto ciò che gli serve per diventare una perfetta gita domenicale, anche per i più piccoli abituati a camminare.
Il percorso si sviluppa in sottobosco e può essere affrontato o attraverso il sentiero o attraverso la comoda carrareccia (che allunga il percorso di circa 4km) che permette anche ai bikers di salire in alta quota: lassù vi attende un panorama di guerra, tra fortificazioni, gallerie, grotte e punti da dove sparavano coi cannoni. Insomma, una vera bomba!
Dove lasciare l’auto
Raggiungiamo Interneppo e seguaimo la SP36 fino a trovare un grande cartello in legno con indicazioni per “Monte Festa” e “Monte San Simeone”. Possiamo lasciare l’auto lì, a bordo strada, oppure risalire di circa 1 km in rotabile stretta e asfaltata e lasciare la macchina nel piccolo parcheggio antistante il bivio principale con indicazioni per la salita al monte Festa. Il punto preciso qui:
Il percorso
Parcheggiata l’auto ove possibile incominciamo la nostra salita verso il Monte Festa (CAI 838): seguiamo la rotabile stretta e asfaltata che ci conduce al vero punto di partenza, un bivio dove sono presenti anche le indicazioni per il Monte San Simeone. Teniamo la sinistra e dopo 3 km di strada asfaltata, in corrispondenza di tre gradini di pietra, imbocchiamo il sentiero sulla destra che ci permette di tagliare di circa 4 km la lunga carrareccia.
Qualora decideste di percorrere la carrareccia, non ci saranno deviazioni particolari e il percorso rimane lineare fino alla vetta, la quale è già visibile dai primi chilometri alzando un po’ il naso all’insù. La vista, fin da subito panoramica sul lago di Cavazzo, offre spettacolari giochi di colore sui monti circostanti, come il Monte Cuar e la sua malga che appaiono inconfondibili nelle belle giornate.
Incominciamo quindi la nostra costante e moderata salita. I nostri polpacci incominciano a scaldarsi: una salita sì impegnativa ma non impossibile. Tutto il sentiero si sviluppa in un profumato sottobosco di nocciolo, frassino e sorbo montano. Il sentiero taglia la lunga carrareccia in diversi punti: degna di nota e assolutamente instagrammabile è una piccola deviazione su uno sperone roccioso che offre una vista fantastica sul lago di Cavazzo, all’incirca al 3° km dalla partenza (secondo incrocio con la carrareccia).
Riprendiamo la camminata stando sempre attenti a riprendere il sentiero in prossimità dei gradini di pietra che possono risultare leggermente nascosti dalla vegetazione circostante.
Seguiamo sempre le indicazioni per il Monte Festa, ignorando quelle che portano al Monte San Simeone, meta altrettanto panoramica ma che non viene descritta in questo articolo. Seguendo sempre la traccia ben battuta del sentiero, a quota 800 m e a poco tempo dalla nostra vetta si esce in prossimità di una fontana.
Poco a sinistra si riprende il sentiero per l’ultimo tratto, che abbrevia l’ultimo tornante raggiungendo l’insellatura tra il Monte Festa e il Monte San Simeone (quota 980m). Sbuchiamo su una grande radura prativa con resti di alcuni edifici pericolanti, ora invasi dalla vegetazione.
Si prosegue per l’ultimo tratto lungo la carrareccia fino alla nostra vetta: lassù ci attende una vera e propria fortificazione di guerra, con gallerie, grotte, piazzole dove venivano posizionati cannoni e tanto altro. Una volta arrivati in cima (1065m), potrete visitare il forte a vostro piacimento: occorre in ogni caso cautela e attenzione a causa del cattivo stato di alcuni pavimenti. Noi abbiamo raggiunto la cima più alta con il monumento ai caduti, dalla quale la vista sul Verzegnis e l’Amariana è inconfondibile.
Per la discesa si può optare il ritorno su sentiero o su carrareccia.
Mappa gpx
Scarica la traccia gpx del percorso e importala nel tuo telefono con la comoda app gratuita Komoot: in questo modo potrai usare il telefono come navigatore offline! Scopri come fare leggendo la nostra guida.
Guida PDF
Abbiamo realizzato per te una guida pdf: scaricala e portala con te il giorno dell’escursione!
Foto
Commenti
Il percorso viene classificato dal CAI come turistico: tuttavia, per la lunghezza e il dislivello di circa 700 metri, a nostro modesto parere, ci sembra più opportuno classificarlo come Escursionistico/Turistico. Non ci sono punti esposti o tratti difficili ma è necessario un minimo allenamento per affrontare al meglio questa salita.