Se stai cercando una camminata facile da fare in autunno in Friuli, sei capitato nel posto giusto: la grotta di Attila, a 1768m di altitudine nei Piani di Lanza rappresenta la meta ideale per le tue domeniche coi bambini. La Grotta di Attila nasconde un tesoro segreto che, guarda caso, nessuno è mai riuscito a scovare: forse sarai tu il fortunato? Per scoprirlo, bisogna visitarla! Qui ti forniamo tutte le indicazioni per raggiungere la Grotta, con alcune delle varianti, anche semplicissime, che possono essere percorse, suddivise in base al tuo grado di allenamento, così potrai scegliere quella più adatta a te.
La grotta di Attila è chiamata così proprio perché secondo una leggenda, il re degli Unni nel lontano 452 d.C avrebbe nascosto un tesoro al suo interno, di ritorno dall’Ungheria. La grotta è lunga quasi 450m ma essendo molto stretta (praticamente un inghiottitoio) la si può visitare con le torce per pochi metri poiché si restringe sempre di più man mano che si procede.
Per visitarla ti forniamo ben quattro possibili sentieri, di cui due ad anello.
Dove lasciare l’auto
Il punto di partenza comune a tutte e quattro le escursioni è il Passo Cason di Lanza, che si raggiunge con una stretta rotabile sia da Paularo che da Pontebba. La strada da Paularo è stata recentemente asfaltata (estate 2021) anche se nell’ultimo tratto – da Casera Ramaz a Casera Cason di Lanza- sono presenti un po’ di buche. Il punto di partenza preciso è questo:
Il percorso per la Grotta di Attila
Una volta giunti al passo Cason di Lanza e lasciata l’auto nel comodo parcheggio, ci troviamo in mezzo a una bellissima vallata: alle nostre spalle, guardando la casera Cason di Lanza, troviamo il Monte Zermula, un imponente montagna che ci farà compagnia, in termini di panorama, per tutto il tragitto. Tutti e quattro i sentieri attraversano spazi aperti e bellissime vallate, per lo più soleggiate.
Tutti e quattro i percorsi che vi descriviamo partono da dietro la Casera Cason di Lanza.
Mappa generale della zona
Primo percorso, verde
Il primo percorso che si può fare per giungere alla grotta è quello più semplice e diretto, che noi ci sentiamo di raccomandare anche alle famiglie che vogliono far approcciare i bambini alla montagna evitando le classiche carrarecce, ma facendo testare loro i veri sentieri montani (vedi foto, per intenderci). Il sentiero più diretto è il CAI 458, chiamato anche Sentiero del Formaggio. Il sentiero è lungo 3,50 km in totale con un dislivello di 220m: molto camminabile, battuto e segnalato (lo percorrono anche in MTB), interamente al sole, raggiunge la Grotta in circa 1h’ di cammino (tempistiche CAI, per i meno allenati diciamo anche 1h30′). Il ritorno sarà sulla stessa strada dell’andata.
Secondo percorso, arancio
Il secondo sentiero che descriviamo è leggermente più lungo del primo: dalla casera si prende la carrareccia che sale sulla destra in modo graduale, fino a incontrare, a quota 1682m (circa dopo 5 tornanti), un cartello un po’ sbiadito riportante le indicazioni “Grotta di Attila, 30 minuti”. Si segue il percorso ricongiungendosi al sentiero del Formaggio, che si segue fino ad arrivare alla Grotta. Questo sentiero è anch’esso uno dei più facili, prima in carrareccia e poi sentiero, alternativo al primo. Lunghezza totale: 4,50 km, 220m di dislivello. Tempistiche molto simili al primo percorso. Andata e ritorno per lo stesso sentiero.
Terzo percorso, blu
Il terzo percorso è adatto a bambini o persone già abituate a camminare anche su lunghezze e pendenze più decise: di difficoltà sempre medio bassa, questo percorso è un giro ad anello di 8 km e 400m di dislivello totali. Si parte sempre dalla Casera di Lanza, seguendo la carrareccia che sale in modo graduale fino a incontrare, sulla destra, intorno al primo tornante, il sentiero dell’amicizia, CAI 439. Potete anche seguire la carrareccia senza fare il sentiero: questa porterà in un punto più avanti in comune al sentiero , allungando di poco il giro.
Dopo circa 2 km dall’inizio della nostra escursione dobbiamo salire sulla sinistra su un sentiero scivoloso (perchè esposto a Nord) e con pietre umide, dove dobbiamo prestare un po’ più di attenzione. Superato questo breve tratto, il sentiero sale con pendenza più decisa, a tornantini, lungo un percorso ghiaioso, fino a giungere a un trivio di indicazioni. Raggiunto questo trivio, la salita è finita e finalmente possiamo proseguire in discesa godendoci il meraviglioso panorama.
Si prosegue a sinistra, lungo il sentiero 403 – Traversata Carnica per circa 2 km fino a incontrare le nuove indicazioni per Grotta di Attila / Passo Cason di Lanza, nei pressi della Sella Val di Dolce. Il sentiero è sempre ben battuto e non sarà difficile seguirlo. Raggiungiamo la grotta compiendo una brevissima deviazione a sinistra e dopo averla visitata ritorniamo sui nostri passi lungo il sentiero del Formaggio, che ci riporta in 45′ al nostro punto di partenza.
Quarto percorso, per sentiero dei Contrabbandieri
Il quarto e ultimo percorso che vi elenchiamo è quello che al ritorno passa per il famoso sentiero dei Contrabbandieri, famoso perché veniva percorso, dagli anni ‘20 all’inizio degli anni ‘60, per il trasporto illegali di merci tra Austria e Italia. Tra i prodotti contrabbandati dall’Austria, venivano trasportati spesso il tabacco, le lame di falce e le seghe da boscaiolo, accendini e pietre focaie; dall’Italia, per contro ed in senso inverso, il contrabbando era per lo più di sale e vino.
Per questo percorso, la Regione FVG ha messo a disposizione un file pdf molto dettagliato dell’escursione e che vi linkiamo qui.
Questo percorso è di livello medio, per l’80% del tracciato sempre esposto al sole, tranne gli ultimi chilometri in cui si entra in sottobosco e dove il sentiero si fa più stretto. È adatto a escursionisti che già possiedono una buona capacità di camminare in montagna, soprattutto negli ultimi km. Il giro è lungo quasi 9 km e 400 metri di dislivello (circa 4 ore a compierlo tutto).
Varianti
Volendo implementare uno dei giri sopra descritti e renderlo più difficile (solo ed esclusivamente a utenti esperti) si può salire alla Creta di Aip per la via normale o per la ferrata. La via Normale è lunga circa 1,5 km, sono presenti alcune staffe e passaggi di I+ livello. Terreno friabile. Consigliato caschetto.
Volendo allungare l’escursione, consigliamo di combinare il terzo e quarto giro: verrà fuori un giro di circa 15 km e 550m di dislivello.
Tracce gpx
Ti lasciamo in ordine così come abbiamo descritto noi, le tracce gpx dei sentieri. Puoi importarle nel telefono, grazie all’app Komoot che ti permette di usare lo smartphone come guida offline, di ausilio oltre alle normali cartine tabacco più recenti. Se non sai come fare, abbiamo realizzato una breve guida su come importare: leggila qui.
Traccia gpx, primo giro
Traccia gpx, secondo giro
Traccia gpx, terzo giro
Traccia gpx, quarto giro
Foto
Commenti
Un bellissimo giro a cielo aperto, con panorami e vallate vastissime. Un paesaggio insolito, quasi desertico alle volte, che qui in Friuli è davvero poco comune. Noi consigliamo questa escursione nel periodo autunnale perché saprà regalarvi colori emozionanti!