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Una delle cime più belle in Friuli è proprio lei, Cima di Terrarossa. Dall’altopiano del Montasio, con i suoi 2420m di altezza è una delle vette più panoramiche ed emozionanti del Friuli. Nel mio libretto di montagna non può assolutamente mancare: tra stambecchi, marmotte e incredibili scorci sulla catena del Canin e del Montasio, questa cima è una delle più frequentate sia per la sua comodità di accesso sia per gli innumerevoli panorami che essa offre: saprà coinvolgervi in tutti i sensi. Per me è una delle mete preferite di ogni stagione, con tutti i colori che solo la montagna sa dare. Te la consiglio se hai un buon allenamento e sai muoverti in ambiente di alta montagna!
Attenzione: il percorso è facile da seguire, ma tecnicamente impegnativo sia per il notevole dislivello sia per la presenza di alcuni tratti esposti. Si raccomanda la massima attenzione anche per eventuali cadute di sassi. Non consigliato in inverno a escursionisti non esperti.
Dove lasciare l’auto
Il punto di partenza per la nostra escursione verso Cima di Terrarossa è il comodo parcheggio dell’Altopiano del Montasio. Questo può essere raggiunto da Sella Nevea attraverso una strada asfaltata, un po’ stretta e ripida ma percorribile da qualsiasi macchina. Il punto di partenza esatto è questo.
Percorso
Una volta parcheggiata la macchina, prendiamo subito la strada asfaltata a destra che riporta le indicazioni per il rifugio Giacomo di Brazzà (Cai 622): in circa 20′ raggiungiamo il Rifugio Brazzà, utile per la via di ritorno se vogliamo fare una pausa. Con il rifugio alle nostre spalle proseguiamo dritti, salendo sui prati erbosi: il sentiero è sempre ben segnalato ed evidente e non sarà difficile seguirlo.
Il sentiero, attraverso numerosi tornanti, sale con pendenza costante verso la cima e tra un misto di spazi erbosi e affioramenti rocciosi, potremo scorgere numerose tane di marmotte. In questo percorso non è raro trovare stambecchi poco timorosi dell’uomo ( anche cuccioli di stambecco che sperimentano le prime salite e i primi salti: occhio ai possibili sassi che involontariamente smuovono).
Più in alto, superati i 2000m la vegetazione si fa più rada e la roccia sorge imponente: siete quasi arrivati, non mollate perchè lassù il panorama è qualcosa di ineffabile. In cima, facendo attenzione agli strapiombanti pendii davanti a noi, ci troveremo davanti a un meraviglioso paesaggio, dove sorgono imponenti tutte le Alpi Giulie. Il sentiero di ritorno da Cima di Terrarossa percorre la stessa strada della salita.
Mappa GPX
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Foto
Varianti
Il percorso non presenta varianti. Nonostante il percorso sia sempre ben segnalato e ben battuto, la lunghezza e il suo dislivello lo portano a essere classificato come medio impegnativa. Necessario un buon grado di allenamento.
Al ritorno potrete fermarvi a mangiare sia al Rifugio di Brazzà che all’Agriturismo dell’Altopiano del Montasio dove vi possono vendere squisiti formaggi e farvi un frico eccezionale e tanto altro ancora. Viva il turismo locale!
Commenti
Questa Cima rappresenta per me qualcosa di particolare. Forse perchè era la prima in alta quota, forse perchè il paesaggio da lassù è qualcosa di meraviglioso e catartico, forse perchè la prima volta che sono andata ho tanto patito la fatica (faceva troppo caldo): ma la vetta mi è sembrata qualcosa di incredibile; senza dubbio ha un posto molto grande nel nostro cuore. Cima di Terrarossa rappresenta per la me la vetta più bella del Friuli, in qualsiasi stagione.
Certo, in Friuli ce ne sono molte altre di spettacolari, ma le emozioni che questa cima riesce a dare non le abbiamo mai provate da altre parti. Io di Escursioni Friuli consiglio vivamente Cima di Terrarossa per le sue emozionanti sensazioni, per il suo panorama e per quel qualcosa di cui siamo sicuri nascerà anche in voi.